Pensionato trovato morto in casa «Forse ha aperto al suo assassino»

Il corpo senza vita nell’appartamento in via Cesare Battisti, dove l’uomo viveva da solo, con il suo gatto

Un pensionato di 65 anni, Marco Ceriani, è stato trovato morto nel suo monolocale con giardino in via Cesare Battisti, a Abbiategrasso, dove l’uomo viveva da circa un anno, solo con il suo gatto. La scoperta è avvenuta attorno alle 21.30 di lunedì e le indagini dei carabinieri di Abbiategrasso e della scientifica, coordinate dal pm di Pavia Andrea Zanoncelli, sono proseguite fino a tarda notte. Il medico legale, intervenuto sul posto, non ha escluso alcuna ipotesi, riservandosi di dare una risposta solo dopo il risultato dell’autopsia, che sarà eseguita mercoledì. La Procura, però, indaga per omicidio. Secondo i primi accertamenti, infatti, il corpo, che giaceva sul letto, presenterebbe lesioni alla testa: bisognerà capire se sono colpi inferti da un aggressore o se per caso Ceriani sia caduto.

Chi era

Marco Ceriani era conosciuto in città. Amava vestirsi e pettinarsi in modo eccentrico e a volte indossava travestimenti femminili con cui si ritraeva sui social network. Conduceva una vita tranquilla e riservata. «Si può escludere con certezza che l’omicidio sia maturato nell’ambito della malavita organizzata», spiegano dalla Procura. Chi l’ha ucciso farebbe quindi parte della cerchia delle sue conoscenze. L’appartamento nel quale Ceriani viveva, un monolocale al pian terreno, non era a soqquadro e sulla porta d’ingresso, trovata chiusa dall’interno, non c’erano segni di effrazione. L’ipotesi è quindi che il pensionato, se è stato ucciso, abbia aperto al suo assassino. Oppure, chi lo ha aggredito potrebbe essere entrato scavalcando la recinzione del giardino: un muro di cemento che dà su piazza Mainardi. I vicini di casa, sentiti dai carabinieri, hanno spiegato di non aver sentito rumori sospetti. Marco Ceriani, affetto da disabilità, riceveva ogni giorno il pasto dal Comune di Abbiategrasso. Lunedì, però, il sacchetto del pasto è stato ritrovato dagli operatori ancora appeso alla cancellata dopo diverse ore, e ciò ha fatto scattare l’allarme e l’intervento dei carabinieri. La Procura di Pavia, guidata da Gustavo Cioppa, sta ora cercando di ricostruire le ultime ore di vita dell’uomo.

I vicini di casa ricordano Marco Ceriani come un uomo gentile e educato, molto sensibile. «Sull’uscio del suo appartamento amava appendere degli aforismi e io mi fermavo sempre a leggerli», racconta una vicina, che lavora nello studio di architettura che si trova proprio sopra al monolocale. L’ultimo cartello, appeso sulla porta, insieme a una stellina gialla di peluche, a leggerlo ora spezza il cuore: «Se la gente ricordasse più spesso che, su questa terra, siamo solo di passaggio e che questa vita non è eterna, forse riuscirebbe ad essere più umile e meno cattiva…». Anche in portineria lo vedevano passare raramente. «Era un uomo garbato e molto preciso, passava a prendere la posta e si informava se le bollette erano in ritardo», raccontano i responsabili. Con Marco viveva il suo gatto bianco e nero, che martedì osservava impaurito il viavai di persone davanti al giardino: un fazzoletto di terra dove il pensionato aveva sistemato un ombrellone e altri oggetti, fra cui una grande Befana di cartapesta. «Era un uomo così buono, cosa gli hanno fatto?», commenta la badante di una vicina. Poi sentendo la parola omicidio, la donna si fa il segno della croce, dice una preghiera e si allontana.

Giovanna Maria Fagnani

10 febbraio 2015 | 10:05

Fonte: https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_febbraio_10/trovato-senza-vita-casa-giallo-morte-un-pensionato-7324a56a-b102-11e4-9c01-b887ba5f55e9.shtml