Biografia

Gustavo Cioppa è figlio dell’Ammiraglio della Regia Marina Egidio Cioppa e della signora Ave Maria Vittoria.

Terminati gli studi di Liceo Classico, Gustavo Cioppa ottiene un lavoro presso l’Azienda Autonoma dei telefoni, che gli permette di sostenersi e provvedere autonomamente alle rette universitarie.

Nel 1965 consegue la Laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con la votazione di 110/110 e lode.

Nel dicembre del 1967 viene nominato Uditore Giudiziario e nel 1969 ottiene la qualifica di Magistrato di Tribunale.

Nel corso della sua carriera, Gustavo Cioppa, dopo aver svolto le funzioni di Sostituto Procuratore della Repubblica, come Giudice Istruttore, si è occupato di procedimenti di rilievo nazionale tra i quali si citano:

  • il procedimento penale relativo agli esecutori materiali ed ai mandanti dell’omicidio del dr. Caccia, Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Torino, con indagini che coinvolgono note organizzazioni mafiose;
  • il procedimento relativo all’efferato omicidio della giovane Mary D’Amelio, durante il quale viene riconosciuto uno “spiccato intuito investigativo” al dott. Cioppa, che riesce ad individuare l’ambiente in cui matura il delitto ed infine ad identificarne gli autori.
  • L’indagine su Carlo Lissi, il padre di Motta Visconti (PV) che sterminava la famiglia, ottenendo, dall’accusato, la piena confessione in meno di 48 ore dal delitto, dopo aver smontato un ben architettato alibi
  • Il procedimento a tutela del consigliere comunale Elena Madama, investita e trascinata sulla strada con lesioni gravissime, ponendo così fine all’incubo che stava vivendo la famiglia e l’intera città di Pavia
  • L’indagine internazionale per l’omicidio del giornalista Andrea Rocchelli, colpito da un colpo di mortaio durante lo svolgimento del proprio lavoro in Ucraina
  • Gli interventi in procedimenti che coinvolgono Renato Vallanzasca, Totò Riina, Salvuccio Riina e Marco Furlan
  • Le indagini su falsi invalidi, come quella su una donna, Guiduccia Massolini, che si fingeva cieca per ottenere sovvenzioni previdenziali
  • il ritrovamento a Parigi di una giovane liceale scappata di casa, a causa dello scarso rendimento scolastico, indagini che hanno richiesto il coordinamento con l’Interpol, la polizia internazionale e l’Ufficio immigrazione e polizia di frontiera
  • il coordinamento di un’inchiesta, relativa all’operazione c.d. “Alba Nostra”, che ha condotto allo smascheramento di una cospicua attività illecita organizzata inerente al favoreggiamento della prostituzione, per poi reinvestire i proventi illeciti nel mercato degli stupefacenti, organizzazione presente, dalle risultanze delle indagini, in tutta Italia (Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Liguria, Veneto, Lazio, Campania, Calabria) e anche all’estero (Germania, Olanda, Belgio, Albania, Romania)
  • reati di spaccio di sostanze stupefacenti e narcotraffico
  • reati di corruzione, concussione e abuso d’ufficio, anche di vasta portata
  • fatti di violenza sessuale particolarmente efferati, come il caso di una bambina handicappata violentata da due anziani o l’aggressione e violenza ai danni di un’anziana cieca da parte di un immigrato, persona offesa poi deceduta a seguito delle lesioni riportate
  • furti e rapine, anche nel contesto delle baby gang, stoppando l’attività della “banda delle spaccate” che seminava il terrore nelle farmacie del milanese, con l’arresto di 11 albanesi, come pure il caso dei furti e riciclaggio di rame nel pavese, per tonnellate di metallo rubato, con l’arresto di sette persone e il sequestro di quattro impianti o consentendo, grazie anche all’attività dei carabinieri infiltrati nella movida, l’arresto di tre rapinatori che avevano messo a segno molti colpi
  • indagini su frodi milionarie, come quella da 20 milioni di euro all’anno, ove veniva spacciato come Pinot Grigio dell’Oltrepò Pavese del comune vinaccio prodotto con uva scadente
  • indagini inerenti al maltrattamento e al traffico illecito di animali, collaborando con il Corpo Forestale dello Stato, in collaborazione con la polizia giudiziaria di Lodi
  • le indagini attorno ai lavori della segnaletica stradale di Pavia
  • reati di frode in assicurazione, come nel caso che ha visto indagate una decina di persone proprio per questo reato, tra cui due donne accusate di essersi procurate in maniera volontaria e clandestina un aborto, proprio per frodare le assicurazioni

Gustavo Cioppa ha affrontato, inoltre, procedimenti concernenti la materia economica e numerosi altri fatti tra cui suicidi all’interno del carcere di San Vittore, che hanno provocato grande allarme nell’opinione pubblica, ed inoltre procedimenti contro servitori dello Stato.

Per la riconosciuta indipendenza di giudizio e l’equilibrio dimostrato nel trattare reati, oltre che per la professionalità e le capacità di approfondimento, progrediva in carriera ricoprendo numerosi incarichi: Componente Sezione Nona Famiglia, Tribunale di Sorveglianza; Consigliere Corte di Appello fino alla nomina a Sostituto Procuratore Generale a Milano.

Nel 2008 infine veniva nominato Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pavia e, per le best practices introdotte nelle metodologie di organizzazione del lavoro e di sviluppo delle indagini, per i risultati ottenuti riceveva un significativo encomio dall’Avvocato Generale di Milano basato sui lusinghieri risultati dell’ispezione svolta dal Ministero di Grazia e Giustizia.

Fra gli altri premi e riconoscimenti, vale la pena evidenziare:

  • Attestato di Pubblica Benemerenza al valor civile conferito dal Ministero dell’Interno (29 agosto 1996) con la seguente motivazione: 12 agosto 1994 – Riccione (Forlì) – “Con pronta determinazione e generoso altruismo non esitava a tuffarsi da un’imbarcazione, in soccorso di un ragazzo che rischiava di annegare nel mare agitato.
  • Diploma di Benemerenza della Fondazione Carnegie per gli atti di eroismo (15 aprile 1996) con la seguente motivazione: per essersi gettato in acqua coraggiosamente, il giorno 12 agosto 1994, in Riccione, da una piccola imbarcazione, in soccorso di un giovane in procinto di annegare a causa del forte vento e del mare notevolmente mosso, traendolo in salvo a rischio della propria vita.

In seguito all’invito del Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, per il prestigio e la stima da tutti riconosciutagli, Gustavo Cioppa ha accettato, nel 2015, di assumere un nuovo impegno istituzionale, con la nomina a Sottosegretario alla presidenza della Regione. In tale veste, il dott. Cioppa, ha curato, su delega del presidente, la rappresentanza istituzionale dell’Ente, in particolare con le Forze dell’Ordine, le Forze Armate e con le istituzioni giurisdizionali.

Ha rappresentato la Regione Lombardia a numerosi eventi tra i quali Expo 2015 ed attività volte alla sensibilizzazione sui temi legati alla memoria, alle vittime del dovere, del terrorismo e della mafia.
In quel contesto, Gustavo Cioppa, ha promosso iniziative legate alla promozione della legalità, alla trasparenza e al miglioramento dell’azione amministrativa.

Dal 2019 Gustavo Cioppa è Editorialista presso il “Ticino” e scrive articoli per testate giornalistiche di rilevanza nazionale.
Inoltre, è costantemente impegnato come relatore in convegni concernenti questioni giuridiche, sociali e culturali. Fra le molteplici attività in temi gravi e attuali, può ricordarsi il suo ultimo convegno, organizzato con le Camere penali di Napoli, il giorno 8 giugno 2022, ove ha svolto una relazione sulla funzione rieducativa della pena.
Infine, si può citare l’ultima intervista in tema di ingiusta detenzione ed errore giudiziario, rilasciata per il quotidiano “il Giorno”, in data 14 ottobre 2022, che ha animato un ampio confronto con numerosi e autorevoli interventi su LinkedIn.
Da novembre svolge attività di docenza presso l’Academy “Psicologia in Tribunale” in materia di “Ruolo e Funzioni del Consulente Tecnico in Ambito Familiare e Minorile”.