Pavia, estorsioni e frodi per gli appalti al San Matteo: arrestati due imprenditori milanesi

L’operazione ha portato al sequestro di 4 milioni di euro in contanti, gioielli e orologi: nel mirino un appalto che era stato aggiudicato con un ribasso di quasi il 45 per cento alla EdilMazzei srl

Si sono aggiudicati un appalto da due milioni e mezzo di euro per lavori di manutenzione ordinaria al Policlinico San Matteo di Pavia (dal giardinaggio alla falegnameria, ma anche le riparazioni quotidiane nei reparti) presentando un’offerta al ribasso, con una percentuale di abbattimento dei costi del capitolato di quasi il 45 per cento. E per rientrare dall’investimento si sono rivalsi sulle imprese subappaltatrici, che sarebbero state costrette (dietro pesanti minacce) a restituire parte dei compensi ricevuti: le tangenti, secondo l’accusa, venivano pagate dietro l’emissione di fatture false, relative ad operazioni inesistenti emesse dall’azienda vincitrice dell’appalto. Con queste accuse sono stati fermati due imprenditori milanesi, padre e figlio, sui quali pesano le ipotesi di reati come estorsione, turbativa d’asta e frode fiscale.

Giuseppe Mazzei, 57 anni, titolare e responsabile legale della EdilMazzei srl (società di Milano che ha la sua sede operativa a Pioltello), e il figlio Antonio, 25 anni, socio dell’azienda, sono stati raggiunti dall’ordine di custodia cautelare emesso dalla Procura di Pavia ed eseguito dal comando provinciale della guardia di finanza. I loro fermi sono avvenuti dopo gli ulteriori sviluppi di un’inchiesta particolarmente complessa, in corso da mesi, coordinata dal procuratore capo Gustavo Cioppa e condotta dai sostituti Mario Venditti e Mario Andrigo. L’indagine ha consentito di accertare che la EdilMazzei srl ha potuto offrire un ribasso così consistente per aggiudicarsi l’appalto al San Matteo, in quanto il titolare era certo che si sarebbe potuto poi rivalere sui subappaltatori. E sono stati proprio i titolari di una decina di piccole imprese locali, stanchi di dover subire continue minacce e di vedere compromessa la loro attività, a denunciare questi fatti agli inquirenti.

La guardia di finanza di Pavia ha sequestrato poco meno di 4 milioni di euro in contanti, oltre a gioielli e orologi per circa 100mila euro. Erano in alcune casseforti nella ditta e nell’abitazione dei fermati. Da quanto è emerso dall’indagine (che è ancora in corso e che potrebbe portare a ulteriori sviluppi), le ditte subappaltatrici avrebbero pagato le tangenti alla EdilMazzei srl con bonifici diretti a banche slovene e croate.

Successivamente alcuni corrieri si recavano in Slovenia e in Croazia per prelevare i soldi e portarli (ovviamente in nero) in Italia. “Voglio ringraziare i miei collaboratori e la guardia di finanza per come hanno condotto l’indagine – ha rimarcato il procuratore Gustavo Cioppa – Ma il mio grazie va anche agli imprenditori onesti e ai cittadini pavesi che, con le loro testimonianze, hanno permesso di portare alla luce questo sistema di malaffare”.

04 marzo 2015

Fonte: https://milano.repubblica.it/cronaca/2015/03/04/news/pavia_estorsioni_e_frodi_per_gli_appalti_al_san_matteo_arrestati_due_imprenditori_milanesi-108730956/?ref=search